Yesterday morning after breakfast, while I was writing the newsletter, Carl impulsively bought some tickets to a baseball game, Yankees vs. Blue Jets.
I know very little about baseball. Most of what I learnt it in the years comes from different movies and tv shows, and from when we tried a simplified version of it in high school. I knew it’s one of the big 4 sports in the US (Together with American Football, Basketball and Hockey) and that a match takes quite a long time. It’s not a quick sport, like soccer, where something always happens. With baseball, instead, there are many dead moments. The real entertainment is in the screens, where they find people in the crowd and show them to the rest of the stadium. Everyone gets really excited to be on it and wave, scream or show the banner they made for the occasion. Funny enough, we saw a couple with a banner saying “We came all the way from Italy to see the Yankees”. Italians really are everywhere.
Singing “God bless America” was also an highlight of the day, followed by the Italian-American That’s Amore. The whole stadium singing was thrilling.
Then it happened: 3 hours in, it started raining. They had to take a break, cover the field and wait. Most of the people left, especially those who had an uncover sit. We were lucky to be under a roof. So we waited, and waited, and waited. It took 1.5 hours for the rain to leave and the game to start. After 9 innings, the teams were tied and had to take one more. Finally, the Yankees won and we left the stadium. We were there for 5.5 hours, watching a game which rules we barely understood. But it was fun being part of this piece of culture.
From Yankees Stadium in the Bronx we walked back to Manhattan, strolled by Central Park and looked for something to eat. We even met a cute cat on the way.
Lastly, before going back to the hotel, we stopped in front of the building used for exterior shots of the show “Only Murders in the Building”. I must say, I was a bit underwhealmed by it. It looks so much better on the screen.
Ieri mattina dopo colazione, mentre stavo scrivendo la newsletter, Carl ha impulsivamente comprato dei biglietti per una partita di baseball, Yankees contro Blue Jets.
So pochissimo del baseball. La maggior parte di ciò che ho imparato negli anni è presa da film, telefilm e da quando ne ho provato una versione semplificata alle superiori. Sapevo che è uno dei 4 sport più importanti degli Stati Uniti (insieme a football americano, basket e hockey) e che una partita dura parecchio tempo. Non è uno sport veloce, come il calcio, dove succede sempre qualcosa. Nel baseball, invece, ci sono molti momenti morti. Il vero divertimento è negli schermi, dove le telecamere trovano le persone tra la folla e le mostrano al resto dello stadio. Tutti sono entusiasti di apparire e salutano, urlano o mostrano lo striscione che hanno fatto per l'occasione. È stato divertente vedere una coppia con uno striscione che diceva "Siamo venuti dall'Italia per vedere gli Yankees". Gli italiani sono davvero ovunque.
Anche cantare "God bless America" è stato un momento divertente della giornata, seguita dall'italo-americana That's Amore. Il canto di tutto lo stadio è stato davvero emozionante.
Poi è successo: Dopo 3 ore ha iniziato a piovere. Hanno dovuto fare una pausa, coprire il campo e aspettare. La maggior parte delle persone se ne è andata, soprattutto quelle che avevano un posto scoperto. Noi siamo stati fortunati ad essere sotto un tetto. Così abbiamo aspettato, e aspettato, e aspettato. Ci sono volute un’ora e mezza perché la pioggia se ne andasse e la partita ricominciasse. Dopo 9 inning, le squadre erano in parità e hanno dovuto giocarne un altro. Alla fine gli Yankees hanno vinto e noi abbiamo finalmente lasciato lo stadio. Siamo rimasti lì per 5 ore e mezza, a guardare una partita di cui capivamo a malapena le regole. Ma è stato divertente prendere parte a questo piccolo pezzo di cultura americana.
Dallo stadio degli Yankees nel Bronx siamo tornati a Manhattan, abbiamo passeggiato lungo Central Park e cercato qualcosa da mangiare. Durante il tragitto abbiamo anche incontrato un gatto molto amichevole.
Infine, prima di tornare in albergo, ci siamo fermati davanti all'edificio utilizzato per le riprese esterne del telefilm "Only Murders in the Building". Devo dire che ne siamo rimasti un po’ delusi. Sullo schermo è molto più bello.