At last, the day has come: I finally started attending classes. It was exciting to cross the main door of my building and see all these students walking around to different directions, different buildings with who knows how many different classes.
My day started with 20th-century American literature. The class is in a small room with wheeled chairs, which Carl and I had seen before when we explored around campus last week. We’re only 15 students in this course and we’re going to read a lot of interesting books. The theme of the course is home and exile, and all 6 novels and short stories on the syllabus touch on either one or both of these two themes. I will have this course every Monday and Wednesday from 10:15 to 11:30.
In the main building, there was a small market with a poster store from South Carolina selling all kinds of pictures. I bought one to hang in my room by my desk. I only need to buy some poster tack to hang it.
At 4:45pm, after a lunch break and a walk around, I went to my 20th-century British literature course. This classroom is the least pleasing one I’ve seen so far, without any windows and an old carpet floor. Except this first day, when we started a bit later and finished early, this is almost a 3-hour course happening every Monday from 4:30 to 7:15. We have another list of 5 British and Irish novels, together with more poetry and short stories. I’m really excited to properly start both of these courses and to start reading these novels.
After class, I ran back to my building for a floor meeting. We got some basic practical information about what we can and cannot have in our room, who to call if something happens, rules that we have to follow and so on.
After a quick dinner, I went to the gym for the first time. I went on the treadmill for half an hour, then back for a shower and a bit of reading.
I was in the common room downstairs waiting for my laundry to be done, when someone knocked at the door. Another residence from France had just arrived to campus, having had issues with her visa because of the Olympics. I helped her figuring out who to call to get her room key and showed her around the building a bit. The best thing about living in a dorm is definitely how easy it is to meet and chat with new people. This room hall particularly, having what’s called the “Global Village”, is full of international students from all over the world, and many have exciting stories about what they do in their home country and why they decided to come here for an exchange. I really look forward to meeting more interesting people.
Il momento è arrivato: Ho finalmente iniziato a frequentare le lezioni. È stato emozionante varcare il portone del mio edificio e vedere tutti questi studenti che camminavano in direzioni diverse, edifici diversi con chissà quanti corsi di studio diversi.
La mia giornata è iniziata con la letteratura americana del XX secolo. Il corso si svolge in una piccola aula con sedie su ruote che io e Carl avevamo già visto la settimana scorsa quando abbiamo esplorato il campus. Siamo solo 15 in questo corso e leggeremo molti libri interessanti. Il tema del corso è la casa e l'esilio e tutti i 6 romanzi e racconti del programma toccano uno o entrambi questi temi. Avrò questo corso ogni lunedì e mercoledì dalle 10.15 alle 11.30.
Nell'edificio principale c'era un piccolo mercatino organizzato da un negozio di poster della Carolina del Sud che vendeva immagini di ogni tipo. Ne ho comprato uno da appendere in camera mia davanti alla scrivania. Adesso, per appenderlo, devo solo comprare quella plastilina per poster.
Alle 16.45, dopo la pausa pranzo e una passeggiata, sono andata al mio corso di letteratura britannica del XX secolo. Quest'aula è la meno bella che abbia visto finora, senza finestre e con una vecchia moquette. Fatta eccezione di questo primo giorno, in cui abbiamo iniziato un po' più tardi e finito prima, questo è un corso di quasi tre ore che si svolge ogni lunedì dalle 16.30 alle 19.15. Abbiamo da leggere un'altra lista di 5 romanzi britannici e irlandesi, oltre a poesie e racconti. Non vedo l’ora di iniziare propriamente entrambi i corsi e di leggere questi romanzi.
Dopo la lezione, sono tornata di corsa nel mio edificio per una riunione del mio piano, il primo. Abbiamo ricevuto alcune informazioni pratiche su ciò che possiamo o non possiamo avere nella nostra stanza, su chi chiamare in caso di problemi, sulle regole da seguire e così via.
Dopo una cena veloce, sono andata in palestra per la prima volta. Ho fatto mezz'ora di tapis roulant, poi di nuovo al dormitorio per una doccia e per leggere un po'. Ero nella sala comune al piano di sotto in attesa che la lavatrice finisse quando qualcuno ha bussato alla porta. Un'altra studentessa di Parigi era appena arrivata al campus, dopo aver avuto problemi con il suo visto a causa delle Olimpiadi. L'ho aiutata a capire chi chiamare per ricevere la chiave della sua stanza e le ho fatto fare un giro dell'edificio. La cosa più bella di vivere in un dormitorio è sicuramente la facilità nell’incontrare e chiacchierare con persone nuove. In particolare in questo dormitorio, di cui far parte il “Global Village”, ci sono molti studenti internazionali provenienti da tutto il mondo e molti di loro hanno storie interessanti su ciò che fanno nel loro Paese e sul motivo per cui hanno deciso di venire qui per lo scambio. Non vedo l'ora di incontrare tante altre persone interessanti.